
Le lenti oftalmiche nascono per dare risposta ai piccoli e grandi problemi di visione che il nostro occhio può avere.
Le lenti oftalmiche sono classificabili in base al materiale di produzione, al suo indice di rifrazione o alla tipologia di lente.
Le prime ad essere state create e lanciate sul mercato sono state le lenti in vetro minerale, materiale usato per la prima volta nel lontano 1250. Le sue caratteristiche tecniche e ottiche l’hanno reso, per anni, la migliore soluzione per un occhiale capace di rispondere alle necessità visive di ogni singolo portatore. La ricerca su questo materiale non si è mai fermata fino ai giorni nostri e si è concentrata sull’individuazione di un prodotto finito con un indice di rifrazione sempre più alto per guadagnare in leggerezza e sottigliezza, e con una miscela capace di assicurare eccellente qualità, maggiore durezza e resistenza agli agenti chimici.
Nonostante i progressi effettuati, però, oggi giorno l’utilizzo del vetro è stato largamente superato da materiali organici, che assicurano un’altrettanto elevata qualità di visione, trasparenza e soprattutto consentono la realizzazione di lenti estremamente sottili, leggere – difficilmente ottenibili con il vetro minerale -, e resistenti. Le lenti in materiale organico sono disponibili in vari indici di rifrazione (tanto più è alto, tanto più sottile e leggera è la lente) che vanno dall’indice standard, CR39, fino agli altissimi indice 1.74 e consentono una serie di lavorazioni superficiali (colorazioni, specchiature, antiriflessi …), non realizzabili su lenti in vetro.

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